“Sarà una lettura collettiva, niente attori questa volta”: quando Daniel Degli Esposti mi ha raccontato cosa aveva in mente per il trekking letterario del 9 aprile a Castelvetro, mi è sembrata un’idea tanto bella quanto ambiziosa. Su quante persone avremmo potuto contare? E tra queste, quante avrebbero accettato di leggere a voce alta, davanti a un pubblico? Di essere protagoniste attive del nostro evento? Parlare in pubblico spaventa molti, ma anche leggere non è poi così facile. Chissà: forse scatena ricordi scolastici e, con quelli, qualche ansia. “Leggerò bene? E se mi impappino?”
E invece… sarà stato forse per la leggerezza portata da una domenica di primavera o per la bellezza delle colline e delle campagne di Castelvetro, ma la gran parte degli 85 partecipanti (così tanti, sì) ha voluto contribuire attivamente e leggere uno degli oltre 50 brani di Eduardo Galeano che Daniel aveva scelto per l’occasione.
Così, passo dopo passo, il nostro lungo corteo ha condiviso una lettura collettiva da “Specchi“. Leggere ad alta voce è anche un modo per “vedere” meglio quello che si legge ed è un modo per stare insieme e condividere le emozioni e i pensieri che nascono dalle parole. Se poi le parole sono quelle di uno scrittore come Galeano, mentre facciamo il percorso ad anello da Castelvetro all’Oratorio di San Michele e ritorno, facciamo anche il giro del mondo. Ed è proprio girando il mondo e andando “dall’altra parte del mondo” che vediamo meglio noi stessi, guardandoci allo specchio nelle vite degli altri, donne e uomini di un passato presente che tutto ci lasciano meno che indifferenti.
“Un cambio di prospettiva necessario, ma difficile: siamo cresciuti in una scuola che ci ha insegnato la storia d’Italia e quella d’Europa, dimenticando che altrove crescevano popoli, culture e idee. Crediamo di essere il centro del mondo, perché così ci hanno insegnato a rappresentarci, anche sulle carte geografiche. Diciamo noi e celebriamo le radici di un’identità difficile da definire: sappiamo davvero chi siamo? Galeano ci insegna a chiedercelo: lui, figlio delle diaspore europee, nato e diventato uomo nel cuore dell’America Latina, sa che l’identità è una menzogna. Chi sono quelli come lui? Creoli europei? Uomini in cerca delle proprie origini? Forse sono semplicemente figli dei giorni, specchi di un tempo che costruisce caratteri e culture. Domande senza risposta, come quelle che ci aiutano a togliere i punti esclamativi del nazionalismo: quanti scontri si eviterebbero, se l’identità non caricasse d’odio i fucili!” Con queste parole Daniel, a metà del nostro trekking letterario, ha sottolineato l’importanza e il senso di quello che stavamo facendo. Con queste sue parole vi lascio al racconto fotografico della nostra lettura collettiva…
- La partenza da piazza Roma a Castelvetro
- “Adesso noi donne e noi uomini, arcobaleni della terra, abbiamo più colori dell’arcobaleno del cielo, ma siamo tutti africani immigrati”
- Cominciamo il nostro trekking letterario!
- “Come ha fatto lui, quel bruto che a mani nude combatteva contro le fiere, a creare delle figure così piene di grazia? (…) Come ha fatto lui?… O era lei?”
- “Non è che questa umanità di adesso, questa civiltà del si salvi chi può o dell’ognuno pensi per sé allora non sarebbe durata sulla Terra un solo attimo?”
- In ascolto della lettura collettiva
- “E cantammo inni di lode alla gloria dei re, dei capi guerrieri e dei sommi sacerdoti. E scoprimmo le parole tuo e mio, la terra ebbe padrone, la donna fu proprietà dell’uomo e il padre proprietario dei figli.”
- “Gli dèi del cielo avevano proibito il cioccolato ai mortali, e i padroni della terra lo proibirono alla gente rozza e volgare.”
- In cammino
- In cammino
- In cammino
- In cammino
- In ascolto
- “Quando l’Iraq non era ancora l’Iraq, nacquero là le prime parole scritte.”
- “Tanta bellezza faceva male. Le lacrime del sole caddero sulla terra e divennero fango. E questo fango divenne gente. “
- “Il contadino porta il giogo. Le sue spalle si piegano sotto il giogo. Sul collo ha un callo purulento. Al mattino, annaffia i legumi. Alla sera, annaffia i cetrioli. A mezzogiorno, annaffia le palme. A volte crolla e muore.”
- “Il fiume più temuto della Cina si chiama Giallo per la follia di un drago o per la follia umana.”
- “Gli uomini, condannati a compiacere le donne, erano obbligati ai più diversi servigi. Fra le altre umiliazioni, dovevano accettare che i loro piedi fossero atrofizzati. Nessuno prese sul serio questa possibilità impossibile.”
- “Meritarono pure la morte coloro che erano stati espulsi dall’arca: le coppie anormali, come il cavallo affezionato all’asina o la cagna innamorata del lupo, e i maschi dominati dalle femmine, che ignoravano la gerarchia naturale.”
- “Nessuna delle varie versioni della Bibbia disse che Cam era nero. L’Africa non vendeva schiavi quando nacque la Bibbia e Cam scurì la sua pelle molto tempo dopo.”
- “L’umanità formava una piramide di cinque piani. Sopra i bianchi.”
- “La democrazia greca amava la libertà ma viveva dei suoi prigionieri.”
- “I romani più rispettati erano i signori della guerra, che di rado combattevano, e i padroni della terra, che di rado la toccavano.”
- “Nell’undicesimo secolo, mentre la Chiesa inventava il Purgatorio e la confessione obbligatoria, in Francia sorsero 80 chiese e cattedrali in omaggio a Maria.”
- “La prima Crociata incendiò le sinagoghe e non lasciò un solo ebreo vivo a Magonza e nelle altre città tedesche.”
- “In tempi normali, i contadini lavoravano e peccavano pure. Quando c’era la peste, la colpa era loro.”
- “La tortura non serve per proteggere la popolazione. Serve per terrorizzarla.”
- “La Spagna mandò in esilio per sempre i suoi figli di sangue sporco, ebrei e musulmani (…)”
- Partecipanti a 4 gambe
- In ascolto
- “Questi imbroglioni continuano a usare i turbanti per occultare le loro corna, e lunghe tuniche nascondono le loro code di drago (…)”
- In ascolto
- “In America, che aveva importato milioni di schiavi, si sapeva che era Satana colui che suonava i tamburi nelle piantagioni (…)”
- “Il Diavolo è donna”
- In ascolto
- “Ci rimane solo da sapere perché i poveri sono poveri. Sarà forse perché la loro fame ci alimenta e la loro nudità ci veste?”
- “Il colpometro indica che l’immigrante ci viene a rubare il lavoro e il pericolosimetro lo segnala con una spia rossa.”
- In ascolto
- “Il diavolo è omosessuale”
- In ascolto
- Tanti scatti per portarsi a casa tanta bellezza
- “Il diavolo è gitano”
- “I conquistatori confermarono che Satana, espulso dall’Europa, aveva trovato rifugio nelle isole e sulle rive dei Caraibi.”
- Il primo governatore del Massachussetts, John Winthrop, diceva che il vaiolo era stato mandato da Dio per ripulire il terreno ai suoi eletti.”
- In ascolto all’Oratorio di San Michele
- Sguardi curiosi
- Le colline di Castelvetro
- In cammino
- Di nuovo in piazza Roma per le ultime letture
- “i pirati facevano l’America. Nelle isole e sulle coste del mar dei Caraibi loro erano più temuti degli uragani.”
- “Il filosofo della libertà”
- “Molti morivano nella traversata dell’Oceano. Ogni mattina, le guardie gettavano quelle sagome in mare.”
- “La Rivoluzione proclamò la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, e quando la militante rivoluzionaria Olympe De Gouges propose la Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina, andò in prigione, il Tribunale Rivoluzionario la condannò e la ghigliottina le tagliò la testa.”
- “Così, il lavoro schiavo fu ufficialmente cancellato dalla storia nazionale. Morì senza essere esistito, ed esiste anche se è morto.”
- “Libertà di commercio? No grazie”
- “Il libero commercio è Gesù Cristo e Gesù Cristo è il libero commercio.”
- “Darwin ci ha detto che siamo cugini delle scimmie, non degli angeli.”
- “Pazzi da legare erano gli operai che lottavano per la giornata di lavoro di 8 ore e per il diritto all’organizzazione sindacale.”
- “L’Africa servita sul piatto dell’Europa”
- “La fondazione dei campi di concentramento”
- “Un altro morto anonimo, ma di pelle bianca, fu sepolto sotto l’arco di trionfo, l’11 novembre 1920.”
- “Confessò che era falso tutto quello che aveva confessato.”
- “Era urgente che le colonie cambiassero nome e fossero o sembrassero regni arabi.”
- Lettura 46: L’impunità è figlia dell’oblio
- “Il senatore McCarthy semina la paura negli Stati Uniti.”
- “Il ventunesimo secolo, che pure è nato annunciando pace e giustizia, sta seguendo le orme del secolo precedente.”
- …e dopo tanto leggere ci meritiamo tutti un bicchiere di lambrusco Grasparossa di Castelvetro!
- Ultimi brindisi e ultimi saluti, alla prossima!
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