Nella serata di sabato 26 aprile 2025 ti aspettiamo a Guiglia per la narrazione-spettacolo Non c’era tempo per la paura. Guiglia 1943-1945. Sfrutteremo le nostre ricerche nell’archivio comunale per farti scoprire le storie delle persone che furono protagoniste della Resistenza tra le colline e le porte dell’Appennino modenese. Conoscerai, ad esempio, i primi organizzatori della lotta di Liberazione nella valle del Panaro, ma anche le mosse tentate dai nazi-fascisti per soffocare il movimento partigiano.
Nel corso della narrazione, potrai riflettere sulle difficoltà della vita quotidiana nel tempo di guerra e sulle preoccupazioni dei civili, minacciati dalle violenze di un conflitto che chiamava in causa tutti, nessuno escluso. Ripercorrerai, infine, le tappe che, nella primavera del 1945, portarono alla Liberazione di Guiglia e della provincia di Modena.
La narrazione-spettacolo, su sceneggiatura di Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti, vedrà Daniel nella veste di narratore e Federico Benuzzi in quella di interprete delle letture. Le immagini sono curate da Paola, mentre le musiche saranno eseguite da Lucia Dall’Olio.
L’evento si terrà presso la Sala degli Scolopi nel Castello di Guiglia, alle ore 21. L’ingresso è libero, grazie al sostegno del Comune di Guiglia, che per l’occasione ha ideato un programma di iniziative a partire dal 24 aprile. Puoi scoprirle tutte nell’immagine inserita qui sotto.
Guiglia 1943-1945: una piccola anteprima
La popolazione di Guiglia fu pienamente coinvolta nella Seconda guerra mondiale, in modo particolare fra l’8 settembre 1943 e il 22 aprile 1945. All’indomani dell’armistizio, diverse famiglie si attivarono a proprio rischio per proteggere gli ex prigionieri alleati e i militari italiani sbandati. Pochi mesi dopo, la “Spedizione Bandiera” segnò l’avvio della Resistenza armata nella valle del Panaro.
Nell’estate successiva i nuclei partigiani presenti tra Guiglia, Savignano sul Panaro e Castello di Serravalle intensificarono le proprie attività. In diversi casi i fascisti furono indotti alla ritirata temporanea o alla resa. A Guiglia il distaccamento della Guardia nazionale repubblicana si consegnò alle forze della Resistenza, lasciando il paese privo della sorveglianza armata.
A partire dalla seconda metà di luglio le forze armate e i corpi paramilitari tedeschi si avvalsero della collaborazione dei fascisti per mettere in atto una serie di rastrellamenti. Queste operazioni colpirono soprattutto i civili e si protrassero fino al secondo inverno dell’occupazione nazista.
Nelle ultime due settimane del conflitto, la riva destra del Panaro divenne di fatto una zona di operazioni militari. Di conseguenza, i bombardamenti alleati contro i reparti nazisti e le infrastrutture di collegamento si intensificarono notevolmente.
Per scoprire le vicende delle persone che furono protagoniste di queste storie, ti aspettiamo sabato 26 aprile alla narrazione-spettacolo Non c’era tempo per la paura.
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